lunedì 13 luglio 2015

Come scegliere un libro per ragazzi?

Cari lettori,
mi scuso per la mia assenza, anche se credo che nessuno di voi ne abbia sofferto...

In questi giorni la vita corre veloce ed in alcuni casi ci scivola, purtroppo letteralmente, tra le dita.
E questo non può, non solo, lasciarci indifferenti ma non può non cambiare il nostro modo di vivere e di i sentire.
Vivo accelerata, non riesco a fermarmi, non riesco a riposare e, quindi, non riesco neanche a scrivere, azione che richiede pazienza ed introspezione.

Comunque, eccoci qua.
Io, il mio cartellino da Operatore Professionale accreditato di cui andavo così fiera ed una pesantezza nel cuore e negli occhi. Eccoci qua, immersi tra gli stand alla fiera Più libri Più liberi 2014 come avevo programmato da tanto tempo attendendo emozionata questo giorno, perché, alla fine, la vita va avanti.

Dicevamo, come scegliere un libro per ragazzi?

Ho assistito ad un paio di incontri nell'area ragazzi molto interessanti che mi hanno fornito spunti di vista inediti ed una risposta semplice come chiara e precisa a questa domanda.
Ci sono 4 elementi fondamentali da valutare:
il progetto grafico;
le illustrazioni;
il linguaggio;
la vicinanza con l'esperienza del bambino.

Per progetto grafico si intende il libro nella sua complessità: le scelte editoriali, la copertina, il materiale, il formato, la grafica ecc. ecc.  Ogni fascia d'età prevede delle caratteristiche proprie che rendono in libro più agevole e accattivante.
Per le illustrazioni, qui interviene anche il gusto personale, come è normale, ma permangono alcuni fondamentali item da rispettare: le immagini, soprattutto, per bambini ancora piccoli, devono essere chiare e deve esserci una coerenza tra testo ed immagini.
Ricordo la mia professoressa di Letteratura per l'Infanzia ci portava sempre "brutti esempi da non copiare" e giocavamo a trovarne gli errori. Ricordo non era raro che un libro raccontasse un episodio illustrato solamente dopo alcune pagine.
Si parla di immagini esemplificative ed integrative. Per me le illustrazioni più belle, quelle che ricordo di più, sono quelle che mostrano degli aspetti nuovi della storia e dei dettagli inediti, quelle che lasciano l'immaginazione vagare e mi portano lontano.
Il linguaggio deve essere adatto al pubblico a cui si rivolge e, quindi, semplice e meglio ancora se ripetitivo perché con il lettore si instaura una sorta di cantilena ipnotica che colpisce la memoria e non la lascia più andare!
Infine, un libro per ragazzi deve parlare di qualcosa che il bambino conosce e riconosce. Non ci sono limiti alle tematiche che si possono affrontare e la metafora è spesso utilizzata proprio per rendere più tangibile e vicina un'esperienza ancora sconosciuta.
Ovviamente non esistono delle regole fisse, ogni bambino è diverso ed unico, come ogni lettore. C'è chi si affida al caso, chi al proprio gusto, chi si documenta con cataloghi e riviste...ho trovato questa semplificazione presentata estremamente utile e chiara.

Vedere così tante persone appassionate e competenti mi ha emozionato e dato una forte carica.
Ringrazio le Biblioteche di Roma (una delle cose migliori di questa città!), il validissimo progetto Nati per leggere, Lettura candita e tutti coloro che vivono questo mondo stupendo.

Riflettevo, avessi avuto più coraggio, fossi stata una persona più decisa, avrei tanto voluto fermare le relatrici per fare loro i complimenti e chiedere consiglio su come proseguire, dove trovare uno spazio per me e la mia strada. Invece sono rimasta in silenzio, tornando a casa con entusiasmo e una occasione persa.

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